Entro il 2022, Amadori investirà € 36 milioni in Abruzzo, regione dove il gruppo ha una forte presenza con due stabilimenti produttivi, un incubatoio e un consolidato parco allevamenti. Gli investimenti saranno dedicati soprattutto al potenziamento dell’automazione in stabilimento; all’ampliamento delle capacità produttive; a un ulteriore sviluppo degli impianti di lavorazione dei sottoprodotti; e a un costante aggiornamento del parco allevamenti di proprietà.

Il gruppo tra il 2015 e il 2017 ha già investito € 18 milioni per lo stabilimento abruzzese di Mosciano S. Angelo «ottenendo importanti risultati a livello produttivo e logistico, oltre a migliorare anche l’assetto urbanistico dell’area, con un nuovo parcheggio e una nuova viabilità intorno allo stabilimento», come sottolineato in una nota. L’impegno finanziario del gruppo, inoltre, per i prossimi anni sarà rivolto al sostegno della politica di sostenibilità, del welfare e della sicurezza negli ambienti di lavoro.

«Oggi Amadori occupa in Abruzzo oltre 2.200 dipendenti, con un trend di crescita che solo negli ultimi vent’anni è stato di circa il 140% – ha detto il direttore generale di Amadori, Francesco Berti -. Sono dati di cui andiamo fieri, che testimoniano lo stretto rapporto di fiducia che abbiamo saputo instaurare nel tempo coi nostri consumatori e la proficua collaborazione con tutti i territori in cui il Gruppo opera. In particolare, in una regione come l’Abruzzo dove siamo presenti sin dagli inizi degli anni Ottanta e dove abbiamo costantemente accresciuto la nostra attività».

I nuovi importanti investimenti previsti nei prossimi anni, «confermano – ha aggiunto Berti – il ruolo strategico di questo territorio nei nostri piani di sviluppo, crescita e innovazione».

Il programma di investimento in Abruzzo fa parte di un più ampio piano, che prevede complessivamente investimenti per € 200 milioni fino al 2022 destinati allo sviluppo di nuove filiere produttive e al consolidamento di quelle esistenti.

 

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