Il Gruppo Bayer ha chiuso il secondo trimestre del 2018 con un utile netto pari a € 799 milioni (+34,7% sullo stesso periodo del 2017) e un EBITDA di gruppo pari a € 2,34 miliardi. Lo ha reso noto la società che per l’intero anno stima di raggiungere un volume di fatturato superiore ai € 39 miliardi. Per l’anno in corso il gruppo tedesco stima inoltre di conseguire un utile per azione compreso in una forchetta tra € 5,70 e € 5,90 e di pagare ai suoi azionisti un dividendo pari a quello pagato a chiusura del bilancio 2017.
I conti del gruppo tedesco sono influenzati dall’acquisizione della Monsanto dello scorso giugno, a seguito della quale Bayer è diventata leader mondiale nel settore dei sementi, fertilizzanti e pesticidi. Integrata nella contabilità di Bayer dallo scorso 7 giugno, Monsanto contribuisce alla crescita del fatturato del gruppo a 9,48 miliardi nel secondo trimestre. Il fatturato della divisione agrochimica, la Bayer Crop Science, che ora include Monsanto, è aumentato del 39,2%, ma questa cifra include ancora le attività vendute a BASF come parte dell’accordo con le Authority nazionali per la concorrenza.
Con la Monsanto, ma senza il business venduto a BASF, i ricavi di Bayer Crop Science sono aumentati dell’1,6%. Per l’anno 2018, a seguito dell’integrazione di Monsanto, Bayer ora prevede un fatturato di € 39 miliardi, contro i circa € 35 miliardi annunciati in precedenza. La stima include un impatto positivo di € 5 miliardi da Monsanto e un impatto negativo di un miliardo dovuto alle attività vendute a BASF.
Le vendite – sottolinea una nota del gruppo di Leverkusen – sono progredite su tre delle quattro principali linee di business. «Siamo sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi annuali» ha dichiarato Werner Baumann, presidente del Consiglio di Amministrazione di Bayer, presentando la relazione di oggi. In particolare, l’EBITDA è cresciuto grazie alle attività legate a Crop Science e benessere animale. Tutto questo, ha sottolineato ancora l’AD, senza considerare i potenziali futuri benefici derivanti dall’acquisizione dell’americana Monsanto conclusa nel secondo trimestre 2018. Bayer ha dunque adeguato le prospettive del Gruppo per la seconda parte dell’anno, per tenere conto dei benefici dell’operazione Monsanto a partire dalla data dell’acquisizione.