La chiara vittoria americana che ha portato a una radicale riscrittura del vecchio NAFTA, l’accordo di libero scambio nordamericano con Canada e Messico, potrebbe avere ripercussioni – ancora tutte da valutare nella loro reale entità – sull’export agroalimentare europeo in Nord-America.
A essere particolarmente colpito potrebbe essere in particolare il settore lattiero-caseario; forse non i formaggi di qualità che interessano più da vicino il Made in Italy (si pensi a Parmigiano e Grana), ma sicuramente, in attesa di valutazioni precise, ci sarà da mettere in conto un’erosione delle quote di mercato europee nel settore in un mercato molto ricco.
«Il nuovo accordo di libero scambio tra USA, Messico e Canada (USMCA) è un ottimo affare per tutti e tre i Paesi che, tra l’altro, saranno riuniti in concorrenza con il resto del mondo». Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel corso di un incontro organizzato il 1 ottobre, alla Casa Bianca, per presentare i contenuti dell’intesa commerciale che prenderà il posto del NAFTA.
L’USMCA, ha aggiunto Trump, è «una grande vittoria per gli agricoltori e per l’industria americana di settore», in quanto aumenteranno le possibilità di accesso sui mercati canadesi e messicano, in particolare per prodotti lattiero-caseari, uova e pollame.
Come posto in evidenza dall’USDA, il Dipartimento americano per l’Agricoltura, la novità più rilevante del nuovo accordo commerciale è rappresentata dall’apertura del mercato canadese alle importazioni di prodotti lattiero-caseari dagli USA. Per i formaggi, in particolare, l’import annuale aggiuntivo è stato fissato a 12.500 tonnellate, con la previsione di un ulteriore incremento dell’1% l’anno dopo sei anni dalla data di entrata in vigore dell’intesa. Consistenti aumenti delle importazioni sono previsti anche per latte scremato in polvere, yogurt e burro.
Il Canada, inoltre, ha assunto l’impegno a limitare le esportazioni di eventuali eccedenze di prodotti lattiero-caseari, con un programma di utilizzo della materia prima nella fabbricazione di mangimi per gli allevamenti. Anche per uova e pollame sono state fissate nuove quote di accesso sul mercato canadese, che consentiranno di far crescere sensibilmente l’export USA che è stato di $ 600 milioni alla fine del 2017. Dal canto loro, gli Stati Uniti si sono impegnati ad aumentare le importazioni di arachidi e zucchero dal Canada.
Fonti della delegazione americana hanno fatto notare che, grazie al nuovo accordo di libero scambio con Canada e Messico, aumenterà la concorrenza dei prodotti agro-alimentari USA nei confronti degli altri grandi esportatori a livello mondiale. E questo vale anche per l’Unione Europea. Con il Canada, l’Unione ha raggiunto un accordo che è in vigore, in via provvisoria, dallo scorso mese di settembre. Tra l’altro, è stata stabilita la progressiva eliminazione delle tariffe sui formaggi in arrivo dagli Stati membri dell’UE.
Con il Messico, la Commissione Europea ha siglato ad aprile un’intesa commerciale che prevede, tra l’altro, un accesso preferenziale sul mercato messicano per molti formaggi prodotti nell’Unione, attualmente sottoposti ad un dazio del 20%. Previsto anche un aumento progressivo dell’export europeo di polvere di latte per un quantitativo pari a 50mila tonnellate. Secondo il ruolino di marca stabilito dalla Commissione di Bruxelles, prima della fine dell’anno, il testo dell’intesa con il Messico sarà inviato per l’approvazione al Parlamento Europeo e al Consiglio.