Riccardo Illy, presidente di Gruppo Illy Spa, aggiorna così – in una conversazione con Radiocor a margine della presentazione delle nuove strategie di Carrefour Italia – lo stato del piano per far confluire in una sub holding le controllate Domori (cioccolato), Mastrojanni (vino), Dammann Frères (thè), farle crescere, consolidarne la posizione e poi portarle in Borsa.

«L’idea, oltre a quella di far crescere le aziende – aggiunge Illy – sarebbe quella di utilizzare i mezzi freschi derivanti dall’IPO per liquidare la partecipazione dell’investitore finanziario nella subholding». Se l’ingresso dell’investitore finanziario è atteso nel corso del 2019, per l’approdo in Borsa di una delle società del “polo del gusto”, ci vorrà decisamente più tempo, parliamo di un arco temporale che può arrivare fino a 10 anni.

«Dammann e Domori in dieci anni posso fare anche da sole a livello di crescita organica – riflette Riccardo Illy – mentre per il vino (Mastrojanni) pensiamo a un’acquisizione. Il fatturato attuale è intorno ai € 2 milioni e per la Borsa serve una dimensione intorno ai € 5 milioni. Stiamo valutando delle opzioni nelle zone di Montalcino e Barolo».

Al di fuori del polo del gusto rimane la controllata Illy caffè, poco tempo fa oggetto di indiscrezioni – smentite dal gruppo triestino – di un interesse da parte di Jab e Nestlé. «Lascio le dichiarazioni sul caffè a mio fratello Andrea – risponde Ricardo Illy – ma quello che posso dire è che il caffè resta nella nostra famiglia. Da anni parliamo di possibili alleanze, partnership, ma cessione no».

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *