«Facciamo pieno affidamento sulle iniziative avviate dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e sull’azione della nostra rappresentanza diplomatica, per evitare ingiustificate penalizzazioni a danno del Made in Italy agro-alimentare». Lo ha detto oggi il Presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in vista dei lavori preparatori del Forum sulle malattie non trasmissibili che si terrà presso le Nazioni Unite il 27 settembre. Un Forum che sarà chiamato ad esprimersi sulla possibilità che alcuni alimenti vengano accompagnati in etichetta da informazioni sui possibili rischi per la salute. Una possibilità che potrebbe, qualora non fosse – almeno – accompagnata da indicazioni sulle quantità assimilate dei vari alimenti, portare a risultati fuorvianti.

«Il consumatore deve avere a disposizione, in modo chiaro, le più accurate informazioni nutrizionali – ha aggiunto Giansanti – ma non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno che l’OMS sia schierata a favore dei sistemi di etichettatura a ‘colori’ o a ‘semaforo’, varati rispettivamente in Francia e nel Regno Unito».

A questo pronostico, il Presidente di Confagricoltura ha ricordato come con una nota diffusa il 22 marzo 2017 la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità abbia già in passato sottolineato che il sistema a ‘colori’ di etichettatura scelto in Francia possa costituire «un passo importante per l’informazione nutrizionale nella Regione Europea dell’Organizzazione».

«Occorre rilevare, peraltro – ha proseguito Giansanti – che in più occasioni la stessa OMS ha celebrato la ‘dieta mediterranea’ come tra le più salutari al mondo. Ora sarebbe coerente dare seguito a questa convinzione, tenendo conto che la salubrità non dipende solo dalla composizione dei prodotti, ma anche dalle quantità consumate».

Da parte della OMS, però, non c’è alcuna forzatura procedurale. È infatti in vigore – segnalano da Confagricoltura – un Piano d’Azione 2015-2020 per una politica alimentare e nutrizionale, con il quale i Paesi sono stati invitati ad elaborare e mettere in opera sistemi di etichettatura di facile comprensione e in grado di fornire ai consumatori un sistema di interpretazione delle informazioni nutrizionali. In aggiunta, le industrie alimentari sono state invitate a rivedere la composizione dei prodotti.

«La mia Organizzazione in più occasioni – ha aggiunto Giansanti – ha espresso la propria contrarietà ed opposizione al ‘semaforo’ britannico ed al ‘nutri-score’ della Francia. Auspichiamo un’iniziativa comunitaria per evitare che si continui a procedere con metodi diversi di informazione nei vari Stati membri; in quest’ottica, abbiamo partecipato al lavoro preparatorio ed appoggiato la proposta italiana alternativa, presentata a Bruxelles nel giugno scorso dal governo, che si basa sugli apporti nutrizionali indicati da un nuovo simbolo (la batteria con ’più o meno carica’, in funzione dell’energia e dei nutrienti dell’alimento). Giudico la proposta italiana un buon compromesso, ma va completata con indicazioni più precise a tutela dei prodotti a denominazione di origine e per la promozione della dieta mediterranea».

«Diamo il nostro pieno sostegno al Premier Conte e ai Ministri competenti – ha concluso il Presidente di Confagricolutra – in vista del Forum del 27 settembre alle Nazioni Unite, riconoscendo che sono chiamati a riparare in extremis alle disattenzioni che ci sono state in precedenza nella giusta tutela delle nostre produzioni apprezzate sui mercati di tutto il mondo».

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