In pole position ci sarebbe il gruppo americano Coach, il cui nome è diventato Tapestry proprio per sottolineare la sua evoluzione da marchio accessibile a conglomerata del lusso. Ma altri gruppi americani starebbero esaminando il dossier: da Michael Kors a Tiffany. Oltre alla francese Kering.

I rumors sulla vendita della maison continuano ormai a circolare dall’estate e riferiscono di avance di gruppi strategici e industriali per la maison della Medusa. Anche grandi fondi di private equity sarebbero pronti all’acquisizione. Ora le discussioni sarebbero arrivate alla fase finale e il 25 settembre 2018 ci potrebbe essere l’annuncio ai dipendenti del gruppo. Il colosso del lusso transalpino Kering sarebbe stato il favorito per lungo tempo, ma sarebbe stato disposto ad offrire poco più di un miliardo. Così si sarebbero fatti avanti gruppi americani come Coach-Tapestry e Michael Kors. La valutazione desiderata dalla famiglia Versace sarebbe vicina ai 2 miliardi.

La maison sembra sulla strada per un rilancio dopo anni di difficoltà: il bilancio consolidato del 2017 è stato archiviato con utili netti di 15 milioni (di cui 14,8 di pertinenza del gruppo), rispetto alla perdita di 7,4 milioni dell’anno precedente e a fronte di un indebitamento finanziario netto pari a poco più di 10 milioni con ricavi dell’attività caratteristica per 668 milioni. Secondo alcuni addetti ai lavori la famiglia Versace, tra cui Santo, punterebbe a una valutazione di Versace ben superiore al miliardo di euro.

Attualmente la maison vede come maggiore azionista la holding Givi (con i fratelli Santo e Donatella Versace e Allegra, figlia di Donatella) con l’80% delle azioni, mentre il restante 20%, è del fondo Blackstone, che punta ad uscire dall’investimento nel medio periodo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *