L’accordo di libero scambio che sarà firmato l’11 luglio tra Unione Europea e Giappone promette di creare più opportunità nel Sol Levante in vari settori di business.

Ci vorrà circa un anno prima dell’entrata in vigore del nuovo trattato che eliminerà le tariffe sugli articoli industriali e le cancellerà o ridurrà su molti prodotti agricoli. Tra UE e Tokyo non ci sarà solo un FTA (Free Trade Agreement): il patto si chiama EPA(Economic Partnership Agreement) che va oltre il solo aspetto commerciale-tariffario dato che intende rimuovere molte barriere non tariffarie e burocratiche che ostacolano lo sviluppo delle relazioni economiche, dal settore dei servizi a quello degli appalti pubblici.

Soprattutto per il settore moda, i tagli tariffari e semplificazione di standard consentiranno di liberare risorse da investire in modo più produttivo. Il Made in Italy dovrebbe beneficiare in particolare della rimozione dei dazi sui prodotti tessili e della riforma dell’attuale sistema nel comparto calzaturiero.

Il settore che dovrebbe ottenere maggiori vantaggi è però quello agroalimentare, che secondo le stime ottimistiche della UE potrebbe incrementarsi fino al 180%.  Inoltre diverrà ufficiale la protezione di numerosi prodotti IGP e DOP, finora protetti da mezzi privati.

I produttori di vini vedranno l’eliminazione immediata del dazio del 15% (per un importo annuale pari a €134 milioni), mentre per altre categorie ci sarà una riduzione tariffaria graduale (dai formaggi alla carne bovina).

Agevolazioni consistenti anche per gli alimenti processati (dalla pasta al cioccolato), mentre il riconoscimento giapponese di oltre 200 IGP ne rafforzerà la tutela. Nonostante ciò, Federalimentare ha ribadito che tuttavia si tratta di una tutela insufficiente contro l’ “Italian sounding” specie per i formaggi.

Nei prossimi mesi occorrerà lavorare, anche assieme a importatori e distributori giapponesi, per far sì che le liberalizzazioni previste comportino effettive riduzioni di prezzo e la disponibilità di maggiori risorse anche per campagne promozionali.  L’ambasciatore a Tokyo Giorgio Starace conferma le attese favorevoli della comunità d’affari italiana in Giappone per il maggiore accordo commerciale mai negoziato dalla UE, che copre il 37% del commercio internazionale.

 

 

 

 

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