«Un grande progetto condiviso di ammodernamento Paese perché solo così si possono giustificare deficit e sacrifici». Filiera Italia, la nuova organizzazione che rappresenta l’intera filiera del Made in Italy agroalimentare italiano, porta di fronte al Ministero dello Sviluppo Economico le proprie istanze.

«La politica deve tornare centrale, dopo aver per troppo tempo abdicato in favore di una burocrazia del no; gli imprenditori devono tornare a occuparsi della produzione», ha detto il presidente di una associazione che rappresenta oltre 30 sigle della realtà industriale e imprenditoriale del nostro Paese. L’obiettivo primario rimane quello di restituire un netto più alto in busta paga ai lavoratori, riducendo il cuneo.

Filiera Italia valuta positivamente le misure previste dalla Manovra: riduzione del premio INAIL, riduzione dell’IRES e detassazione del premio di produttività, «ma ora serve la certezza che vadano nel maxi-emendamento della finanziaria».

Sul fronte investimenti continuano a essere fondamentali «l’aumento della deducibilità dell’IMU e la proroga delle misure di iper e super-ammortamento».

Molto positiva anche la crescente consapevolezza che il reddito di cittadinanza vada implementato con norme che evitino di trasformarlo in una misura assistenzialistica, ma semmai in un ponte tra domanda ed offerta di lavoro. Bene anche le agenzie private, i fondi per la formazione alle imprese e la de-contribuzione per quelle imprese che assumono i beneficiari di questa misura.

Nello specifico per il settore alimentare, Filiera Italia dice no ai dazi come strumento di difesa artificiale di mercati, ma è favorevole a barriere che difendano imprese ed agricoltori da chi fa dumping sociale ambientale; dice no ad una ONU che vorrebbe affidare l’alimentazione del futuro a multinazionali della chimica e chiede subito un intervento forte di CDP come organismo che favorisca gli investimenti delle aziende italiane in Africa, nel settore agroalimentare prioritario per la crescita economica di quei Paesi, con un approccio win win.

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