L’Italia, si sa, è un Paese di anziani ed è per questo che la Cina, alle prese con una forte crescita di ultrasessantenni, si attende dalle nostre aziende sanitarie una collaborazione fattiva.

È questo l’obiettivo della partecipazione italiana alla Fiera Internazionale della Cina Occidentale(Western China International Fair ) in programma a Chengdu dal 20 al 24 settembre, dove l’Italia sarà Paese ospite d’onore. In particolare il Consolato e l’Ambasciata d’Italia hanno organizzato un Forum, in collaborazione con il National Interdisciplinary Institute of Ageing (NIIA) della Southwest Jiatong University (SWJT), la Commissione Sanità del Sichuan e la Camera di Commercio Italiana in Cina,  sulla governance sanitaria nell’invecchiamento della società. 

Nella regione dello Sichuan, con 90 milioni di abitanti, per il 2020, è previsto che la popolazione di ultra sessantenni sfiori i 18 milioni: cifra in valore assoluto e percentuale tra le più alte di tutta la Cina.

Secondo la locale Commissione Sanità, la cura degli anziani è la quinta industria della Provincia e aumenterà  d’importanza nei prossimi anni. Per parte italiana, il Forum prevede gli interventi di esperti dell’ Università di Padova,  Ca’ Foscari di Venezia, Istituto Nazionale di Ricovero e Cura degli Anziani (INRCA) e CNR.

L’evento rappresenterà anche la cornice per la possibile firma di un accordo di collaborazione accademica tra la SWJT University e l’Università Ca’ Foscari.

Inoltre, nell’ambito di un Roadshow, la Camera di Commercio italiana ha organizzato la presentazione di tecnologie sanitarie italiane invitando aziende già operanti in Cina, con l’obiettivo di creare nuove opportunità di business per l’Italia.

 

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