Si conferma il trend positivo per Pietro Coricelli, l’azienda olearia di Spoleto, ottanta anni di storia nella produzione e commercializzazione di extra vergine di oliva.

Dopo aver chiuso il 2017 con un fatturato globale di € 110 milioni, il gruppo continua a crescere nella Penisola anche nel primo semestre 2018, chiudendo con performance record: +20% a volume e +18% a valore tendenziale (il fatturato globale è di € 63 milioni), anche grazie al grande rilancio sul mercato Italia, con un aumento in termini di volume del 70% ed una quota di mercato che oscilla intorno al 5%.

A trainare la performance, in particolare, gli investimenti sulla rete di vendita, l’ampliamento dei canali tradizionali della grande distribuzione e l’introduzione nel portfolio di prodotti della linea Ethnos, gli oli speciali e con elevate proprietà nutrizionali dedicati ai palati gourmand, che nel primo semestre hanno segnato un fatturato in crescita del 50%.

Ne è convinta Chiara Coricelli, Amministratore Delegato del gruppo. Che dichiara: «Con gli oli Ethnos abbiamo intercettato una nicchia di mercato interessata a scoprire nuovi sapori, attenta ai prodotti salutistici e di qualità».

Volano anche gli oli di Riso e di Vinacciolo, prodotti che hanno raggiunto un peso complessivo in volume dell’11% all’interno del portfolio prodotti Coricelli, divenendo leve sempre più importanti dal punto di vista commerciale.

All’estero Coricelli è uno dei brand più conosciuti e distribuiti, presente in 110 Paesi, con una quota di export del 60%.

I principali mercati per l’azienda umbra sono rappresentati da Stati Uniti, Canada, Giappone, Polonia e Cina – dove Coricelli è presente da 15 anni – ma anche Belgio, Brasile, Germania, Corea del Sud e Romania.

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