Da questo mese fino alla fine di ottobre, radicchio e uva da tavola saranno i protagonisti di una campagna di comunicazione istituzionale di filiera – che poi si riaprirà a dicembre per l’uva e a gennaio per i radicchi tardivi – che ha un duplice obiettivo: aiutare i consumatori a indirizzarsi verso frutta e verdura di qualità e promuovere l’eccellenza dell’ortofrutta italiana in maniera trasversale, unendo agricoltori, confezionatori, distributori e dettaglianti.
La campagna – promossa da Ortofrutta Italia, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, alimentari, forestali e del turismo – coinvolge oltre cinquemila punti vendita delle principali catene della moderna distribuzione, negozi specializzati e di “prossimità” e degli operatori grossisti dei mercati agroalimentari.
«La promozione e comunicazione istituzionale di filiera, è per noi un progetto di utilità pubblica – dichiara il presidente dell’Organizzazione Interprofessionale Ortofrutta Italia, Nazario Battelli – utile a fornire informazioni ai consumatori nei punti vendita e con un più ampio e complessivo obiettivo di miglioramento qualitativo dei prodotti ortofrutticoli».
Uva da tavola e radicchio
La campagna dell’uva da tavola sarà caratterizzata da un impegno da parte dei produttori a fornire ai punti vendita solo quei prodotti che rispondano ai parametri di un “capitolato di qualità”. «In una stagione in cui i consumi non sono partiti in maniera troppo eccellente – commenta Donato Fanelli, coordinatore del Comitato di Prodotto di Ortofrutta Italia per l’uva da tavola – abbiamo voluto offrire ai consumatori un’uva da tavola al 100% italiana che rispecchi finalmente le loro richieste».
Per la prima volta entra a far parte della campagna anche il radicchio, la cui divulgazione ai consumatori fa perno sulla garanzia di qualità e territorialità delle cinque identificazioni geografiche protette venete. «Il radicchio è un prodotto di qualità, che arriva da un territorio di qualità e che il consumatore italiano ha dimostrato di gradire – commenta Cesare Bellò, coordinatore del Comitato di Prodotto di Ortofrutta Italia per il radicchio – motivo per cui l’intera filiera del radicchio presente nel comitato, è stata unitaria nel sentire la necessità di farlo conoscere sempre di più ai consumatori, attivando specifiche azione di comunicazione congiunta».