Gli Stati Uniti sono diventati il principale fornitore di soia dell’Unione Europea. A certificarlo di dati resi noti oggi della stessa Commissione UE. Secondo Bruxelles infatti il risultato sarebbe il principale effetto della guerra commerciale in atto tra USA e Cina che era almeno finora il principale cliente degli Stati Uniti proprio per la soia. Posizione però cambiata dopo che lo scorso 6 luglio Pechino ha adottato dazi del 25% contro il cereale che in tutti i Paesi è alla base dell’alimentazione animale negli allevamenti.

I dati annunciati da Bruxelles dimostrano come la UE stia tenendo fede all’impegno preso il 25 luglio scorso quando il Presidente americano e quello della Commissione UE siglarono una tregua commerciale. Nelle 12 settimane tra luglio e metà settembre le importazioni di soia USA nella UE sono cresciute di più del 130% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il 52% delle importazioni UE ora è associato agli USA, più del Brasile a cui fa riferimento il 40%.

Un portavoce della commissione Ue ha detto che il 25 settembre prossimo, a margine dei lavori dell’Assemblea Generale dell’ONU, la commissaria Cecilia Malmstrom incontrerà a New York lo ‘zar’ commerciale americano Robert Lighthizer, lo stesso che in queste ore a Washington sta trattando con il Canada su un nuovo Nafta.

La guerra commerciale in atto tra USA e Cina – ha commentato la Coldiretti – ha portato in poche settimane al raddoppio della quota USA nelle importazioni UE di soia. Tale quota infatti è passata dal 25% dello scorso anno all’attuale 52%. La guerra commerciale USA-Cina inoltre – aggiungono alla Coldiretti – riguarda direttamente l’Italia che è il primo produttore europeo con circa il 50% della soia coltivata ma che è comunque deficitaria e deve importare dall’estero. Per questo – conclude la Coldiretti – vanno attentamente monitorati nei prossimi mesi gli effetti dell’accordo siglato tra UE e USA.

La soia è uno dei prodotti agricoli più coltivati nel mondo, largamente usato per l’alimentazione degli animali da allevamento, con gli Stati Uniti che si contendono con il Brasile il primato globale nei raccolti seguiti, sul podio, dall’Argentina per un totale dell’80% dei raccolti mondiali mentre per sostenere l’aumento del consumo di carne con i propri allevamenti la Cina è il principale acquirente mondiale di soia seguito proprio dall’Unione Europea”.

 

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