Il POR FSE Veneto 2014-2020 è stato il primo tra gli strumenti italiani a essere stato approvato dalla Commissione Europea insieme a quello dell’Emilia Romagna, e vale € 764 milioni. “A oggi abbiamo sviluppato una programmazione che ha previsto uno stanziamento di risorse per oltre € 540 milioni, il 71% del previsto” spiega Santo Romano, direttore dell’Area capitale umano, cultura e programmazione comunitaria della Regione del Veneto.

Sono stati complessivamente oltre 100 i bandi emanati, per 3.530 progetti finanziati.

Gli obiettivi tematici sono declinati in quattro assi, che rappresentano lo strumento più semplice per comprendere la estrema varietà delle azioni e degli interventi a partire dagli obiettivi e dai target ad essi associati.

Il primo Asse – occupazione – vale oltre € 305,6 milioni e rappresenta l’elemento portante del POR, sia per stanziamento che per target previsti. Da una parte si rivolge a chi intende inserirsi nel mondo del lavoro grazie ad un investimento in termini di competenza (percorsi formativi, stage, metodologie innovative ecc.). “Solitamente questo target è rappresentata da giovani che hanno completato un percorso scolastico/formativo/accademico ma che decidono di continuare a investire in conoscenza per assicurarsi maggiori opportunità di inserimento nel mercato del lavoro – spiega Romano – Dall’altro si tratta di utenza occupata: grazie allo strumento della formazione continua si vuole assicurare maggiore competitività al sistema imprenditoriale del territorio regionale”. Per questo sono stati stanziati oltre € 188 milioni, ne sono stati pagati oltre € 63, e sono state coinvolte nei percorsi oltre 62 mila persone.

Il secondo Asse- inclusione sociale (investimento POR € 152,8 milioni)- è quello a maggiore valenza sociale. Con il sostegno del Fondo Sociale Europeo gli interventi sono finalizzati alla riqualificazione, all’accompagnamento e al reimpiego dei lavoratori disoccupati con particolare attenzione a quelli di lunga durata.

Ma le azioni sono anche volte a sostenere interventi di outplacement per lavoratori cassaintegrati coinvolti da crisi aziendale, interventi per favorire l’inserimento lavorativo di coloro che si trovano in condizioni di disagio sociale e occupazionale, con azioni di inclusione sociale e di coesione territoriale e lavori di pubblica utilità, interventi di rilancio aziendale per le imprese autorizzate alla Cassa Integrazione che intendono valorizzare il proprio patrimonio di competenze professionali con politiche attive per i propri lavoratori.

Qui l’importo stanziato sfiora i € 110 milioni (pagati € 25,6) con 24.500 persone coinvolte nei progetti.

Fra questi, un caso particolarmente innovativo è l’Assegno per il Lavoro, uno strumento di finanziamento messo a disposizione dalla Regione Veneto per contrastare la disoccupazione di lunga durata supportando i disoccupati over 30 nella ricerca di un nuovo lavoro attraverso servizi gratuiti di orientamento, formazione e inserimento lavorativo.

Il terzo asse – istruzione e formazione – è quello più consolidato grazie al quale anche per l’immenso patrimonio di storie, tradizioni, luoghi e professionalità, la Regione assicura a moltissimi ragazzi (circa 20 mila all’anno) la possibilità di scegliere un percorso triennale o quadriennale in alternativa alla scuola di Stato. Una soluzione che consente di assolvere l’obbligo scolastico, acquisire le competenze richieste dalle imprese ed aumentare le possibilità di trovare lavoro. Nello stesso asse sono finanziati anche i percorsi per super tecnici degli ITS Academy (www.itsacademy-veneto.com), il servizio di integrazione delle competenze linguistiche per i giovani, le iniziative per l’orientamento scolastico e professionale.

La programmazione è di € 252 milioni, quasi interamente stanziati (€ 214) mentre sono stati pagati oltre € 84 milioni. Sono oltre 50 mila giovani coinvolti nei diversi percorsi.

L’ultimo è l’asse capacità istituzionale per il quale è stato previsto un investimento di € 22,9 milioni, di cui € 12,5 già stanziati e quasi € 2 già pagati: una cifra relativamente modesta, indicativa della recente introduzione di questa linea di finanziamenti a supporto delle Pubbliche amministrazioni e degli operatori nei settori dell’istruzione, della formazione e del lavoro. Nell’ambito del POR è stata prevista anche una linea dedicata al sistema della giustizia civile per offrire agli Uffici giudiziari un supporto in termini di efficientamento e re-ingegnerizzazione dei servizi.

 

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