I 27 hanno dato ampio sostegno al testo dell’accordo sulla Brexit che è pronto quindi per ricevere l’ok formale oggi 19 novembre dai Ministri al Consiglio Affari Generali (Articolo 50).

Lo rivelano fonti diplomatiche europee al termine della riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi membri. Il caponegoziatore, Michel Barnier, ha prospettato la possibilità che il Regno Unito rimanga sotto il controllo della UE fino alla fine del 2022. La sua idea permetterebbe due anni in più per negoziare una relazione commerciale, ma significa anche che il Regno Unito continuerebbe a seguire le regole della UE, con costi elevati nel bilancio dello Stato.

Entrambe le parti hanno già concordato un periodo di transizione di 21 mesi, fino alla fine del 2020, nonché la possibilità di prorogare questo periodo una volta di comune accordo. La durata della proroga deve ancora essere definita dai negoziatori. Gli ambasciatori non hanno lavorato su scenari alternativi dipendenti da eventuali sviluppi politici in Gran Bretagna.
I negoziati tra l’Unione Europea e il Regno Unito sono proseguiti domenica 18/11/18, mentre i colloqui di Brexit entrano nella settimana decisiva, in vista del vertice speciale il 25 novembre.

Non si lavora a un piano B, è stato spiegato, anche perché Bruxelles “non vuole creare ulteriore insicurezza” e “non possiamo influenzare” la situazione a Londra. Per l’eventuale estensione del periodo di transizione si è in attesa di capire insieme a Londra quanto oltre il 31 dicembre 2020 i britannici possano immaginare di “sforare” per trovare una soluzione definitiva al confine irlandese senza che scatti il backstop.

Il nodo si lega infatti anche ai contributi che la Gran Bretagna dovrà pagare al bilancio UE 2021-2027 se si dovesse prolungare la transizione. La dichiarazione politica sulle relazioni future UE-GB non ha visto modifiche sostanziali nei suoi elementi principali, anche se questi pur restando generici (cooperazione stretta su difesa, sicurezza, clima, politica estera, commercio e così via) sono stati ulteriormente sviluppati.

Il testo finale conterà 20 pagine e verrà reso pubblico martedì 20/11/18. L’UE sta quindi procedendo a “completare tutti i passi necessari da parte sua” per arrivare pronta al vertice di domenica prossima dei Capi di Stato e di governo.

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