€2.100 al chilo per un bianco oltre i 50 grammi (il più pregiato) e € 250 al chilo per un nero Aestivum. Con l’avvio della stagione, è partita ufficialmente anche la Borsa del Tartufo di Acqualagna.

Per un tartufo bianco di Alba e Acqualagna di piccola pezzatura (fino a 15 grammi), la richiesta è di €1.000 al chilo, che salgono a € 1600 se il tubero ha dimensioni comprese tra i 15 e i 50 grammi. Scendono a  € 140 al chilo le richieste per un nero fino a 15 grammi, che arrivano a € 200 al chilo per un pezzo tra i 15 e i 50 grammi. Le quotazioni sono in linea con le previsioni favorevoli: complice l’abbondante pioggia estiva (+56% rispetto all’estate 2017) caduta negli ultimi mesi. Se andiamo a confrontare i dati con le quotazioni 2017, il salto verso cifre più abbordabili è infatti evidente. Al debutto della stagione 2017 (era il 2 ottobre) un bianco grande era quotato € 3.500 al chilo, un medio € 2.900, un piccolo € 2mila.

Nulla rispetto al picco del novembre dello stesso anno, quando si cominciarono a sentire gli effetti della prolungata siccità e le quotazioni raggiunsero vette stellari, tanto da far parlare di bitcoin del tartufo: all’epoca un chilo del bianco più pregiato sfondò quota € 5mila, il medio €4 mila al chilo e il piccolo arrivò a toccare quota € 3mila al chilo.

A inizio stagione 2017, il nero era dato – a seconda delle taglie – a € 400, € 350 e € 300. Il picco delle quotazioni è stato raggiunto il 13 ottobre, quando i valori hanno registrato rispettivamente quota € 800, € 700 e € 600 euro.

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