L’accordo prevede un accesso facilitato e gratuito alla pagina Google My Business per tutte le strutture. Il ministro Centinaio: l’agricoltura 4.0 parte da qui.

«Un modo per consentire alle microaziende, attraverso il digitale, di presentarsi sul mercato globale». Così Giorgia Abeltino, Public policy director per l’Europa di Google, descrive il protocollo d’intesa siglato oggi al ministero delle Politiche Agricole, con il Ministro Gianmarco Centinaio.

L’accordo prevede un accesso facilitato e gratuito alla pagina Google My Business per tutti gli agriturismi italiani: una vetrina d’eccellenza per l’autopromozione, attraverso testi e foto. Uno spazio dedicato alle recensioni, inoltre, consentirà di dialogare direttamente con gli utenti.

In Italia gli agriturismi sono più di 27 mila, di cui la maggior parte a conduzione familiare e il 47% dei turisti che li frequenta è straniero. «L’obiettivo dell’accordo – dice il Ministro – è duplice: spingere sulla multimedialità – imperativo categorico quando si ha a che fare con viaggiatori all’avanguardia, come i cinesi – e dotare gli agriturismi di uno strumento rapido per mostrare nel modo più efficace la propria offerta».

La corsa a colmare quel digital divide che ci separa dal resto del mondo, diventa ancora più stringente quando si pensa che in agricoltura cresce il numero dei giovani. «Quando parliamo di agricoltura 4.0, parliamo anche di questo».

I numeri sono sorprendenti. Secondo Giorgia Abeltino, l’accordo Google-Mipaaft potrebbe avere ricadute su 100 mila posti di lavoro, come certificato da uno studio Oxford Economics relativo al 2007. «L’Italia deve ancora cogliere appieno il proprio potenziale digitale», conclude». «Vogliamo continuare a lavorare con le istituzioni per promuovere l’Italia nel mondo. Dalla valorizzazione on line del Made in Italy e del nostro patrimonio culturale possono nascere grandi opportunità di sviluppo e lavoro».

Insiste Centinaio: «La digitalizzazione rappresenta una grande opportunità per i nostri agriturismi: non escludiamo di estendere questo progetto alle aziende agricole in generale».

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