Tra le novità accesso anche ai neoimprenditori insediati da meno di due anni. Oltre 14 milioni riservati al sostegno dei piani di sviluppo aziendale. Scadenza il 29 ottobre
Ammonta a 33,9 milioni la dote del bando aperto dall’Emilia Romagna per continuare a sostenere il ricambio generazionale in agricoltura. Si tratta del quarto bando dedicato ai giovani nell’ambito del Programma Regionale di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020.
Sono state 993 le imprese guidate da giovani nate in Emilia Romagna nel triennio 2015-2017 grazie al sostegno finanziario del PSR, complessivamente 80 milioni tra premio di primo insediamento – una tantum di €30mila, che salgono a 50mila per le aziende in area svantaggiata – e contributi in conto capitale (fino al 50% sugli investimenti del piano di sviluppo aziendale).
Ora il rilancio con il nuovo bando, per accelerare il ringiovanimento dei titolari d’azienda, in uno dei comparti con l’età media degli addetti più alta. Le domande possono essere presentate fino al 29 ottobre secondo le modalità stabilite da AGREA, l’organismo pagatore regionale.
Tra le novità del bando giovani 2018 la possibilità di fare domanda anche da parte dei neoimprenditori agricoli che si sono insediati da meno di 24 mesi, raddoppiando dunque l’arco temporale rispetto al limite di 12 mesi stabilito in precedenza. Una maggiore flessibilità operativa resa possibile grazie ad una modifica nel frattempo intervenuta del regolamento comunitario di base e che darà la possibilità di rientrare in gioco anche alle imprese escluse dal precedente bando per mancato rispetto dei requisiti temporali.
Del budget complessivo di 33,9 milioni, oltre 19,6 milioni sono destinati a soddisfare le domande di primo insediamento, i restanti 14,3 milioni saranno utilizzati per sostenere i piani di sviluppo aziendale, con contributi fino al 50% sugli investimenti per la costruzione e ristrutturazione di immobili ad uso produttivo, l’acquisto di macchinari ed attrezzature, gli interventi di miglioramento fondiario.
Tra le spese ammissibili, ma con contributo ridotto al 40%, figurano anche gli investimenti finalizzati alla trasformazione e commercializzazione delle produzioni aziendali, comprese quelle per l’allestimento di locali per la vendita diretta e l’implementazione di siti web per l’e-commerce dei prodotti agricoli. Nella formazione della graduatoria un punteggio più alto sarà riconosciuto alle imprese che s’insediano nelle aree svantaggiate.
«Il ricambio generazionale – sottolinea l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Simona Caselli – è una delle sfide più importanti da affrontare per garantire un futuro alla nostra agricoltura. I giovani, con la loro carica innovativa, possono dare un contributo fondamentale al rilancio del settore, che dopo molto tempo sta tornando ad essere attrattivo per le nuove generazioni.
Lo confermano l’interesse riscosso dai precedenti bandi e le statistiche di Unioncamere Regionale, con l’agricoltura che nel primo trimestre 2018 è l’unico settore ad aver registrato una crescita delle nuove imprese under 35 (+101; + 4,8% sullo stesso periodo del 2017), in controtendenza rispetto all’andamento generale dell’economia». Nel 2017 sono aumentate del 2,8% le imprese giovani in agricoltura, a fronte di un calo medio negli altri settori del 4,8 per cento.