Con la Legge di Bilancio 2018, Governo e Parlamento hanno scelto di proseguire sulla strada degli incentivi previsti dal Piano Impresa 4.0 per stimolare gli investimenti delle imprese.
In particolare, sono state prorogate, seppur con qualche modifica rispetto all’impianto in vigore nel 2017, quelle misure come il super e l’iper-ammortamento che già consentivano alle imprese di supervalutare gli investimenti effettuati nell’acquisto, anche in leasing, di beni strumentali, incrementandone così la deducibilità ai fini fiscali.

Rifinanziata con la Legge di Bilancio 2018 anche la cosiddetta Nuova Sabatini, pensata per facilitare l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese a supporto degli investimenti in beni strumentali e tecnologie digitali. Tra le novità di rilievo introdotte nel Piano Impresa 4.0 anche il credito d’imposta del 40% per le imprese che investono nella formazione digitale dei dipendenti.

a) Super-ammortamento dei beni strumentali
La misura del super-ammortamento, dopo essere stata prorogata per tutto il 2017, è stata confermata anche per il 2018.
Tuttavia, sono state apportate alcune modifiche, piccole ma significative. La più importante riguarda la quota dell’aumento del costo di acquisizione di beni materiali che passa dal 40% del 2017 al 30% nel 2018 (per un ammortamento complessivo del 130%).
La quota dell’aumento del costo di acquisizione di beni materiali passa dal 40% del 2017 al 30% nel 2018
Questa misura è relativa all’acquisto di beni strumentali nuovi nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018, o entro il 30 giugno 2019 se l’ordine è stato accettato dal venditore e se è stato depositato un acconto pari o superiore al 20% del prezzo d’acquisto entro il 31 dicembre 2018.
Rispetto al 2017, sono stati esclusi i veicoli e altri mezzi di trasporto (es. autovetture, autocaravan, ciclomotori e motocicli destinati ad essere utilizzati esclusivamente nelle attività di impresa). Restano invece sempre agevolabili gli autobus, autoveicoli per trasporto promiscuo, autocarri, trattori stradali, autoveicoli per trasporti specifici, autoveicoli per uso speciale, autotreni, autoarticolati, autosnodati e i mezzi d’opera.

b) Super-ammortamento del software
Per quanto concerne invece gli investimenti immateriali (es. l’acquisto di software e licenze d’utilizzo) la quota di maggiorazione del prezzo d’acquisto resta pari al 40% (per un ammortamento complessivo del 140%), esattamente come avveniva nella versione 2017.
Anche in questo caso, gli investimenti vanno effettuati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018, con la possibilità di estenderlo al 31 dicembre 2019 a patto che, entro il 31 dicembre 2018, gli ordini siano stati accettati e sia stato versato un acconto pari o superiore al 20% dell’investimento totale.

c) Iper-ammortamento
Prevedibilmente, come già avvenuto nel 2017, a catalizzare l’attenzione delle imprese che vogliono sfruttare questi inventivi fiscali sarà l’iper-ammortamento del 250%.
Di fatto, questa misura rimane pressoché identica a quella in vigore nel 2017, continuando a prevedere la maggiorazione del 150% (per un ammortamento complessivo del 250%) del prezzo d’acquisto di beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Impresa 4.0.
Anche l’Iper-ammortamento si riferisce agli investimenti compiuti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2018, con la possibilità di allungare questo periodo alla data del 31 dicembre 2019 a fronte di ordini accettati dal venditore entro il 31 dicembre 2018 con il pagamento di un acconto pari o superiore al 20% del costo totale del bene acquistato.

d) Nuova Sabatini
La Nuova Sabatini è rifinanziata con € 330 milioni per il periodo 2018-2023. L’impianto della misura resta lo stesso: finanziamenti agevolati alle PMI per l’acquisto di macchinari nuovi, con una quota ministeriale che copre gli interessi al tasso del 2,75%.
Una quota pari al 30% delle risorse stanziate andrà a finanziare investimenti in tecnologie: Big Data, Cloud, banda ultra-larga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, RFID e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti. In questo caso, il contributo statale è maggiorato del 30%, per cui viene calcolato su un tasso del 3,575%.

e) Credito di imposta R&S
Il credito d’imposta è volto a stimolare la spesa privata in Ricerca & Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese.
È stato introdotto un credito di Imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca & Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca & Sviluppo negli anni 2012-2014. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.
Sono agevolabili tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali. La misura è applicabile per le spese in Ricerca & Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017-2020.
f) Credito di imposta spese di Formazione Impresa 4.0
È stato introdotto un credito d’imposta pari al 40% delle spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente per attività di formazione Impresa 4.0.
Il credito d’imposta è utilizzabile fino a un importo massimo di € 300 mila per azienda.
Le attività di formazione devono essere collegate alla digitalizzazione 4.0 (sono esplicitamente escluse le attività per la formazione ordinaria o periodica organizzata dall’impresa per conformarsi alla normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro, di protezione dell’ambiente e ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione).

g) Fondo di garanzia per le PMI
La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese.
Grazie al Fondo l’impresa ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo, che non offre comunque contributi in denaro.
Il Fondo di garanzia sul credito alle PMI, gestito dal Mediocredito Centrale, beneficerà di un incremento della dotazione finanziaria disponibile di € 200 milioni nel 2018.

h) Fondo Capitale Immateriale
Con la Legge di Bilancio 2018 è stato istituito un nuovo Fondo per finanziare gli interventi volti a favorire lo sviluppo del capitale immateriale, della produttività e della competitività. Oggetto di finanziamento saranno i progetti di ricerca e innovazione da realizzare in Italia e il loro supporto operativo e amministrativo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *