I nuovi conteggi comunicati dall’NBS, l’Ufficio statistico di Pechino, hanno cambiato drasticamente l’assetto delle previsioni mondiali di frumento e cereali foraggeri nel Grain World Market and Trade pubblicato dall’USDA, il Dipartimento americano dell’Agricoltura.
L’Ucraina ha sviluppato anche alcuni rapporti preferenziali con la Cina che le consentiranno di esportare maggiori quantitativi di mais nei prossimi 12 mesi. A rafforzare il ruolo dei Paesi del Mar Nero saranno anche le minori pressioni alla vendita sui mercati internazionali sia da parte dell’Argentina, che ha avviato una politica di restrizione all’export, sia in Brasile dove la volatilità del cambio sta causando alcune difficoltà agli esportatori locali. La Russia si conferma invece il primo esportatore mondiale di frumento, con 35 milioni di tonnellate, davanti a USA, Canada e Unione Europea.
Il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense conferma infine la leadership del Nord America nell’export di frumento duro. Sotto la lente degli analisti la forte riduzione delle esportazioni di grani canadesi in Italia, dopo l’introduzione della legge sulla indicazione d’origine delle materie prime impiegate per la produzione di pasta.