Ammonta ad 8 milioni la dotazione finanziaria del Bando relativo al sostegno agli investimenti delle aziende agricole delle Marche presenti nell’area del terremoto. Possono presentare domanda entro il prossimo 2 ottobre le imprese che hanno una superficie aziendale utile (SAU) ricadente per oltre il 50% nelle aree del cratere del sisma ed investimenti fissi e impianti interamente localizzati in uno dei comuni del cratere.

Il beneficio è concesso anche a quelle aziende che abbiano subìto un danno ad almeno un fabbricato strumentale all’esercizio dell’attività agricola ubicato in un comune fuori dal cratere del sisma, per il quale è stata comunque ottenuta ordinanza di inagibilità. Oltre alle aziende agricole il bando è aperto anche agli enti pubblici o ad associazioni agrarie comunque denominate (comunanze, università, ecc.) a condizione che conducano direttamente i terreni agricoli di cui hanno la disponibilità.

Obiettivo del bando è garantire il sostegno a favore delle imprese del settore della produzione primaria in agricoltura al fine di accrescerne la competitività, promuovere l’adeguamento e l’ammodernamento delle loro strutture produttive nonché il miglioramento della sostenibilità globale delle stesse, anche in termini di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

In tale contesto sono numerosi gli interventi presi in considerazione con tale misura, a partire dalla costruzione di fabbricati strumentali all’attività agricola: per le produzioni zootecniche (stalle, fienili, silos, concimaie), per le produzioni vegetali (serre), per locali destinati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per locali necessari al diretto svolgimento dell’attività agricola come ricoveri per macchine e depositi di stoccaggio. Oltre a ciò sono sostenuti da contribuzione l’acquisto di macchinari e attrezzature nuove o usate, l’acquisto di strumentazioni informatiche, investimenti per ricoveri in alpeggio o per i punti d’acqua in area montana, opere di miglioramento fondiario, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, acquisto di terreni e spese generali.

Il sostegno varia dal 30 al 40% della spesa sostenuta ritenuta ammissibile, con percentuali che salgono al 50% e 60% in caso di particolari investimenti con diritto di priorità settoriale.

 

 

 

 

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