La multinazionale alimentare svizzera prevede ulteriori miglioramenti nella seconda parte dell’anno grazie alla riduzione dei costi e ai bassi prezzi delle materie prime
La multinazionale alimentare svizzera Nestlé ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto di 5,8 miliardi di franchi (circa 5 miliardi di euro) in rialzo del 19% rispetto allo stesso periodo del 2017 e conferma i target per l’anno. I ricavi sono aumentati del 2,3% a 43,9 miliardi di franchi e la crescita organica (non tiene conto dell’effetto cambi e di cessioni o acquisizioni) è stata pari al 2,8 per cento.
In crescita i mercati di Stati Uniti e Cina
«I risultati della semestrale hanno confermato che le nostre iniziative strategiche stanno dando i loro frutti. In particolare, i mercati di USA e Cina hanno mostrato un miglioramento significativo. Siamo soddisfatti anche della crescita dei prodotti legati all’alimentazione dell’infanzia».
Così il CEO di Nestlé Mark Schneider ha commentato i risultati del primo semestre. I conti, ha detto Schneider «sono pienamente in linea con il nostro obiettivo al 2020. Stiamo creando valore perseguendo crescita e redditività in modo equilibrato».
Prospettive favorevoli con taglio dei costi e ribassi delle materie prime
«In linea con questo approccio – ha aggiunto il CEO di Nestlé –, abbiamo accelerato i nostri sforzi sull’innovazione di prodotto per sostenere la crescita futura e avviato notevoli sforzi di riduzione dei costi, in particolare nella zona “Emena” (un’area che comprende Est Europa e Africa) e presso il nostro centro Corporate».
Le prospettive per la seconda metà del 2018 sono favorevoli anche per il basso livello dei prezzi delle materie prime agricole. «Prevediamo – ha confermato Schneider – ulteriori miglioramenti nella nostra crescita organica dei ricavi. Il miglioramento dei margini sarà favorito dai nostri programmi di efficienza e dai prezzi delle materie prime più favorevoli».
Closing a fine agosto per accordo con Starbucks da 7,15 miliardi
L’accordo tra Nestlé e Starbucks annunciato il 7 maggio scorso dovrebbe chiudersi entro la fine di agosto 2018.
L’intesa conferisce alla multinazionale alimentare svizzera i diritti di commercializzazione sui prodotti di consumo e di ristorazione di Starbucks a livello globale, al di fuori dei caffè Starbucks. L’operazione – come riportato nel bilancio semestrale – prevede un pagamento anticipato di 7,15 miliardi di dollari per un business valutato in 2 miliardi di dollari annui.