La Commissione ha presentato un progetto per sbloccare lo stallo sul bilancio del prossimo anno con impegni complessivi a € 148 miliardi. Per la PAC confermati € 43,5 miliardi.
Per sbloccare la situazione di stallo tra Parlamento Europeo e Consiglio, la Commissione ha presentato, a Bruxelles, una nuova proposta riguardante il progetto di bilancio dell’Unione per l’anno venturo. «Il raggiungimento di un’intesa in tempi rapidi è nell’interesse di tutti i cittadini dell’Unione», ha dichiarato il commissario al Bilancio, Gunther Oettinger. Con la nuova proposta, che prevede impegni di spesa per € 148 miliardi, l’Esecutivo UE punta a facilitare un compromesso tra le posizioni espresse dall’Europarlamento e dal Consiglio, che non sono riusciti a trovare un’intesa nei tempi previsti dalla normativa vigente.
In particolare, rispetto al progetto di bilancio iniziale, la Commissione ha messo sul tavolo un ulteriore aumento degli impegni a favore di sviluppo economico, occupazione giovanile, ricerca e innovazioni tecnologiche. Per le spese destinate agli aiuti diretti della PAC e alla gestione dei mercati, la dotazione finanziaria dovrebbe ammontare a € 43,5 miliardi, confermando sostanzialmente le assegnazioni per l’anno in corso.
Per quanto riguarda la Brexit, fissata il 29 marzo 2019, il progetto di bilancio presuppone che il Regno Unito continuerà a contribuire alle casse dell’Unione fino al 31 dicembre 2020, data di conclusione del periodo transitorio prevista nell’accordo di recesso approvato nei giorni scorsi dai capi di Stato e di governo. Sulla carta, c’è un mese di tempo per trovare l’intesa sul bilancio per l’anno venturo. Senza l’accordo, si applicherà automaticamente il sistema dei dodicesimi provvisori. In sostanza, ogni mese non si potrà spendere per le diverse politiche dell’Unione più di un dodicesimo degli stanziamenti iscritti nel bilancio 2018.
Proseguono, intanto, i preparativi per la riunione del Consiglio Europeo che si terrà il 13 e 14 dicembre. Nell’occasione, i capi di Stato e di governo discuteranno per la prima volta sulla proposta della Commissione riguardante il bilancio pluriennale dell’Unione per il periodo 2021-2017. L’obiettivo è di raggiungere l’intesa prima delle elezioni europee a fine maggio del 2019. Da ricordare che per le spese agricole la Commissione ha proposto una riduzione complessiva di circa € 60 miliardi, che ha sollevato forti critiche da parte un ampio numero di Stati membri.