Il piano di salvataggio del settore avicolo nazionale entra nel vivo: sono in arrivo aiuti nazionali e comunitari a indennizzo dei danni diretti e indiretti causati dall’influenza aviaria.
Per la regione Veneto, che può contare sul primato regionale di 49.126.000 capi avicoli, sono in arrivo € 11,2 milioni di aiuti nazionali che, come ha sottolineato dall’Assessore all’Agricoltura, Giuseppe Pan, rappresentano una buona fetta del Fondo Nazionale da € 30 milioni riservato al risarcimento dei danni indiretti dell’emergenza avicola.
«L’attenzione della Regione Veneto e dell’intera filiera istituzionale è stata massima e costante – sottolinea l’Assessore Pan – di fronte ad una emergenza sanitaria che ha nel corso del 2017 ha gravemente colpito gli allevatori del Veneto, prima regione in Italia per numero di allevamenti avicoli e valore della produzione avicola (con oltre il 54% della produzione nazionale, il Veneto precede Lombardia ed Emilia Romagna). Solo in Veneto, l’aviaria ha provocato lo scorso anno 10 milioni di danni diretti a causa degli abbattimenti obbligatori e oltre 15 milioni di danni indiretti per il divieto di accasamenti e, quindi, per l’impossibilità per gli allevatori di attuare regolari cicli produttivi, la distruzione delle uova da cova e dei pulcini in incubatoio e il blocco delle esportazioni verso Paesi Terzi».
Con questo provvedimento gli avicoltori veneti potranno non solo recuperare buona parte delle perdite subite, ma soprattutto riceveranno un sostegno per gli investimenti in prevenzione e biosicurezza degli impianti.
Pan ha ricordato inoltre che gli aiuti nazionali si sommeranno ad altri aiuti stabiliti dalla Commissione Europea per l’emergenza aviaria il 10 agosto scorso assieme al regolamento di adozione delle misure eccezionali di sostegno al mercato per i settori delle uova e delle carni di pollame in Italia, colpito dall’aviaria. Al nostro Paese spettano infatti €11,1 milioni a cui si aggiungerà una pari cifra a carico del bilancio nazionale, a favore delle aziende che hanno subito danni indiretti dovuti a provvedimenti sanitari di restrizione alle movimentazioni degli animali e delle merci, fino alla data del 28 settembre 2017.
Soddisfatto per il via libera a questo doppio piano di aiuti al settore avicolo anche l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia, Fabio Rolfi: «Le somme stanziate – ha sottolineato riferendosi al libera agli aiuti comunitari – potranno rappresentare una boccata d’ossigeno per tante aziende che hanno subito danni indiretti dall’aviaria. In pratica per quelle attività che hanno avuto la sfortuna di essere confinanti con le aziende colpite da aviaria, le quali hanno ricevuto un risarcimento diretto». Anche in regione Lombardia, che può contare su 26.380.000 capi avicoli, l’Assessore Rolfi ha annunciato lo stanziamento di altri € 2 milioni per l’ammodernamento tecnologico degli allevamenti agricoli.