Jean-Claude Juncker ha dichiarato a Theresa May che Bruxelles non rinegozierà il trattato Brexit di 585 pagine al fine di placare i parlamentari del Regno Unito, ammonendo che “non c’è spazio” per modificare l’accordo.

Parlando a Strasburgo con i deputati, il Presidente della Commissione europea ha detto che c’è “spazio” per fornire a Mrs May “ulteriore” chiarezza su un “piano di backstop” per impedire il ritorno ad una difficile frontiera tra Irlanda del Nord e Repubblica irlandese dopo Brexit. Tuttavia, ciò non comporterebbe una modifica legalmente vincolante dell’accordo.

“Quello che abbiamo raggiunto è il miglior accordo possibile; è l’unico accordo possibile. Non c’è spazio per la rinegoziazione; tutti devono sapere che non avverrà la riapertura dell’accordo di ritiro del Regno Unito dall’UE”.

Oggi Juncker incontra May a Bruxelles, dove il Primo Ministro richiederà una dichiarazione “chiarificatrice” legalmente vincolante in merito ai futuri rapporti sui confini irlandesi.

“L’Irlanda non sarà mai lasciata sola”, ha affermato Juncker. Il backstop è un meccanismo assicurativo dell’accordo di ritiro tra l’UE e il Regno Unito, volto a mantenere l’intero Regno Unito in un’unione doganale con l’UE e l’Irlanda del Nord all’interno del mercato unico europeo, almeno fino a quando non verrà trovata una soluzione alternativa alla totale chiusura dei confini interni in territorio irlandese.

Guy Verhofstadt, il capo della Brexit al Parlamento europeo, ha affermato che, per l’UE, non dovrebbe esserci “alcun problema” per l’UE di modificare il testo sulle relazioni future al fine di garantire che il backstop non venga mai utilizzato. “Se [May] sta cercando nella dichiarazione politica un rapporto più stretto con l’UE per evitare l’uso di tali misure di sicurezza, non ci saranno ostacoli”, ha affermato Verhofstadt.

L’incontro tra Juncker e Mrs May fa parte di un tour diplomatico delle principali capitali europee del Primo Ministro britannico, a L’Aia per incontrare il leader olandese Mark Rutte questa mattina, cui seguirà l’incontro con Angela Merkel e una visita a Bruxelles.

Andrea Leadsom, il Responsabile della Camera dei Comuni, ha espresso il proprio scetticismo riguardo alla durata effettiva dell’incarico della Premier May, dati gli ultimi sviluppi. “Non sto speculando sul futuro”, ha detto al programma Radio 4 Today della BBC. Ma Mrs May sta cercando assicurazioni “legalmente vincolanti” dall’Unione Europea sul backstop, e questo potrebbe essere un ulteriore elemento a suo sfavore. “Ciò potrebbe includere un corollario all’accordo di ritiro che stabilisce che il Parlamento voterà prima di andare nel backstop, qualora ciò si rivelasse necessario, e potenzialmente che il Parlamento UE e il Parlamento britannico debbano votare ogni anno successivo al fine di fornire legittimità al Regno Unito di rimanere nel backstop”.

La sterlina ha registrato una lieve ripresa dopo forti perdite di lunedì 10/12, facendo segnare un aumento dello 0,3%. Aumento anche maggiore nei confronti dell’Euro, in rialzo dello 0,1 %.

Nel frattempo, al partito laburista è stato concesso un dibattito di emergenza per contestare la “decisione senza precedenti” del Primo ministro britannico di abortire la mozione sfavorevole della Camera dei Comuni sull’accordo Brexit.

Jeremy Corbyn, leader laburista, ha criticato la decisione di Mrs May di rinviare due giorni di dibattito e l’ha accusata di non aver permesso ai parlamentari di esprimere le proprie opinioni sull’accordo o di proporre obiettivi di negoziazione. In una lettera congiunta alla signora May, l’opposizione ha suggerito che la decisione di rinviare il voto “mostra disprezzo nei confronti del Parlamento”.

“Non è lecito da parte del governo modificare unilateralmente gli accordi, una volta che quest’Assemblea ha concordato un calendario, senza che all’Assemblea venga data l’opportunità di esprimere la propria volontà”. La lettera è stata firmata da Corbyn, il leader di Westminster del partito nazionale scozzese Ian Blackford, il leader dei liberaldemocratici Sir Vince Cable, Liz Saville Roberts di Plaid Cymru e co-leader dei Verdi, Caroline Lucas.

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